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Seconda lettura Matrimonio: che passo scegliere

lettura chiesaSe amate che il vostro matrimonio sia particolarmente emozionante, dovrete prestare molta attenzione soprattutto alla cerimonia religiosa, dove l’emozione si manifesta nel cuore e negli occhi di tutti gli invitati.

E’ sicuramente il momento dove le persone sono più silenziose e raccolte prima dei festeggiamenti gioiosi.

Oltre ai canti, deve essere prestata molta attenzione alle letture presenti nella messa per scegliere, con il consiglio del parroco, quelle adatte a questo momento così importante.

Tante sono le letture che possono essere lette durante il rito, basta cercare quella che ci emoziona di più e sceglierla per accompagnare il nostro giorno.

Eccovi il testo alcune letture che potranno personalizzare il vostro matrimonio.

I passi

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesini (4,1-6)

Vi esorto, fratelli, io, il prigioniero nel Signore, a comportarvi in maniera degna
della vocazione che avete ricevuto, con ogni umiltà, mansuetudine e pazienza,
sopportandovi a vicenda con amore, cercando di conservare l’unità dello spirito per
mezzo del vincolo della pace. Un solo corpo, un solo spirito, come una sola è la
speranza alla quale siete stati chiamati, quella della vostra vocazione; un solo
Signore, una sola fede, un solo battesimo. Un solo Dio Padre di tutti, che è al di
sopra di tutti, agisce per mezzo di tutti ed è presente in tutti.
Parola di Dio

Dalla lettera agli Ebrei (13,1-4a.5-6)

Fratelli, perseverate nell’amore fraterno. Non dimenticate l’ospitalità; alcuni,
praticandola, hanno accolto degli angeli senza saperlo. Ricordatevi dei carcerati,
come se foste loro compagni di carcere, e di quelli che soffrono, essendo anche voi
in un corpo mortale.
Il matrimonio sia rispettato da tutti e il talamo sia senza macchia.
La vostra condotta sia senza avarizia; accontentatevi di quello che avete, perché
Dio stesso ha detto: Non ti lascerò e non ti abbandonerò. Così possiamo dire con
fiducia: Il Signore è il mio aiuto, non temerò. Che mi potrà fare l’uomo?
Parola di Dio

Dalla prima lettera di san Pietro apostolo (3,1-9)

Voi, mogli, state sottomesse ai vostri mariti perché, anche se alcuni si rifiutano di
credere alla parola, vengano dalla condotta delle mogli, senza bisogno di parole,
conquistati considerando la vostra condotta casta e rispettosa. Il vostro ornamento
non sia quello esteriore – capelli intrecciati, collane d’oro, sfoggio di vestiti -;
cercate piuttosto di adornare l’interno del vostro cuore con un’anima incorruttibile
piena di mitezza e di pace: ecco ciò che è prezioso davanti a Dio. Così una volta si
ornavano le sante donne che speravano in Dio; esse stavano sottomesse ai loro
mariti, come Sara che obbediva ad Abramo, chiamandolo signore. Di essa siete
diventate figlie, se operate il bene e non vi lasciate sgomentare da alcuna minaccia.
E ugualmente voi, mariti, trattate con riguardo le vostre mogli, perché il loro corpo
è più debole, e rendete loro onore perché partecipano con voi della grazia della
vita: così non saranno impedite le vostre preghiere.
E finalmente siate tutti concordi, partecipi delle gioie e dei dolori degli altri, animati
da affetto fraterno, misericordiosi, umili; non rendete male per male, né ingiuria
per ingiuria, ma, al contrario, rispondete benedicendo; poiché a questo siete stati
chiamati per avere in eredità la benedizione. Parola di Dio

Dalla lettera di San Paolo apostolo ai Colossesi (Col 3, 12-17)

Fratelli, rivestitevi dunque, come eletti di Dio, santi e amati, di sentimenti di misericordia, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di pazienza; sopportandovi a vicenda e perdonandovi scambievolmente, se qualcuno abbia di che lamentarsi nei riguardi degli altri. Come il Signore vi ha perdonato, così fate anche voi.
Al di sopra di tutto poi vi sia la carità, che è il vincolo della perfezione. E la pace di Cristo regni nei vostri cuori, perché ad essa siete stati chiamati in un solo corpo. E siate riconoscenti!
La parola di Cristo dimori tra voi abbondantemente; ammaestratevi e a m monitevi con ogni sapienza, cantando a Dio di cuore e con gratitudine salmi, inni e cantici spirituali. E tutto quello che fate in parole ed opere, tutto si compia nel nome del Signore Gesù, rendendo per mezzo di lui grazie a Dio Padre.
Parola di Dio

Dalla prima lettera di San Giovanni apostolo (1Gv 3, 18-24)

Figlioli, non amiamo a parole né con la lingua, ma coi fatti e nella verità. Da questo conosceremo che siamo nati dalla verità e davanti a lui rassicur e remo il nostro cuore qualunque cosa esso ci rimproveri. Dio è più grande del nostro cuore e conosce ogni cosa.
Carissimi, se il nostro cuore non ci rimprovera nulla, abbiamo fiducia in Dio; e qualunque cosa chiediamo la riceviamo da lui perché osserviamo i suoi comandamenti e facciamo quel che è gradito a lui.
Questo è il suo comandamento: che crediamo nel nome del Figlio suo Gesù Cristo e ci amiamo gli uni gli altri, secondo il precetto che ci ha dato.
Chi osserva i suoi comandamenti dimora in Dio ed egli in lui. E da questo conosciamo che dimora in noi: dallo Spirito che ci ha dato.
Parola di Dio

Dal libro del profeta Isaìa 54, 5-10
Anche se i monti si spostassero, non si allontanerebbe da te il mio affetto.

Tuo sposo è il tuo creatore, Signore degli eserciti è il suo nome; tuo redentore è il Santo di Israele, è chiamato Dio di tutta la terra. Come una donna abbandonata e con l’animo afflitto, ti ha il Signore richiamata. Viene forse ripudiata la donna sposata in gioventù? Dice il tuo Dio. Per un breve istante ti ho abbandonata, ma ti riprenderò con immenso amore. In un impeto di collera ti ho nascosto per un poco il mio volto; ma con affetto perenne ho avuto pietà di te, dice il tuo redentore, il Signore. Ora è per me come ai giorni di Noè, quando giurai che non avrei più riversato le acque di Noè sulla terra; così ora giuro di non più adirarmi con te e di non farti più minacce. Anche se i monti si spostassero e i colli vacillassero, non si allontanerebbe da te il mio affetto, né vacillerebbe la mia alleanza di pace; dice il Signore che ti usa misericordia.
Parola di Dio

Dal libro di Tobia (8, 4b-8) [La sera delle nozze]

Tobia si alzò dal letto e disse a Sara: «Sorella, alzati! Preghiamo e domandiamo al Signore che ci dia grazia e salvezza». Essa si alzò e si misero a pregare e a chiedere che venisse su di loro la salvezza, dicendo: «enedetto sei tu, Dio dei nostri padri, e benedetto per tutte le generazioni è il tuo nome! Ti benedicano i cieli e tutte le creature per tutti i secoli! Tu hai creato Adamo e hai creato Eva sua moglie, perché gli fosse di aiuto e di sostegno. Da loro due nacque tutto il genere umano. Tu hai detto: non è cosa buona che l’uomo resti solo; facciamogli un aiuto simile a lui. Ora non per lussuria io prendo questa mia parente, ma con rettitudine d’intenzione. Dègnati di aver misericordia di me e di lei e di farci giungere insieme alla vecchiaia». E dissero insieme: «Amen, amen!». Parola di Dio

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