Le scarpe da sposo devono essere eleganti, è vero, ma chi ha detto che al tempo stesso non possono nascondere qualche trucco? Soprattutto per gli sposi non troppo alti, quelli che hanno scelto per loro una sposa che magari ha anche qualche centimetro in più, il rialzo interno può essere d’aiuto, senza che debba costituire né vergogna né notizia pubblica.
Ma quando si può scegliere il rialzo interno? E quando invece è meglio lasciare perdere?
La scarpa adatta
Il nostro consiglio, nel caso in cui decidiate di utilizzare un rialzo interno, è quello di scegliere una scarpa che sia mezzo numero o un numero intero più grande. Questo perché il rialzo, sollevando il tallone, farà sembrare la scarpa più stretta intorno al piede.
Serve anche una scarpa che abbia un tallone un po’ alto, dato che i 2-3 centimetri del rialzo interno potrebbero far uscire il piede troppo in fuori.
Per il resto non ci sono indicazioni particolari sulla scarpa da scegliere se si vuole scegliere il tacco interno.
Quando lo sposo è più basso della sposa
No, non è una cosa di cui vergognarsi, ma è normale cercare di apparire al meglio il giorno del proprio matrimonio, soprattutto se la sposa è molto alta. Per questo motivo, nel caso in cui lo sposo avesse qualche centimetro di scarto con la sposa, si può sicuramente optare per un “rimedio” come quello del rialzo interno, che permetterà di riportare la “coppia in pari” senza dare troppo nell’occhio.
Quando lo sposo non è più basso della sposa
In questo caso sicuramente non c’è bisogno di scegliere un rialzo interno, anche se lo sposo è piuttosto basso. Nelle foto infatti, a dare la proporzione delle altezze, sarà la coppia nel suo complesso e non ci sarà bisogno di barare sulla propria altezza con l’ausilio dei rialzi interni.